Gli scheletrati dentali, sia superiori che inferiori, sono una soluzione protesica versatile, resistente e di lunga durata, particolarmente indicata per garantire un buon equilibrio tra funzionalità ed estetica. La loro efficacia dipende però da una progettazione accurata, capace di assicurare comfort, stabilità e adattamento ottimale alla bocca del paziente.
Mentre gli scheletrati superiori possono beneficiare di un’ampia superficie di appoggio palatale che ne aumenta la stabilità, gli scheletrati inferiori invece richiedono un’attenzione maggiore alla distribuzione dei punti di ancoraggio, data la minore disponibilità di sostegno. In entrambi i casi, errori di design o di adattamento possono ridurre le prestazioni della protesi e compromettere l’esperienza del paziente.
Problematiche comuni negli scheletrati superiori
- Interferenze occlusali
Un disegno non accurato può provocare punti di contatto prematuri, generando fastidi e usura anomala. - Eccessivo spessore del metallo
Può compromettere il comfort del paziente, aumentare il peso della protesi e ridurre la tolleranza all’uso prolungato. - Appoggio palatale non uniforme
Porta a instabilità e micro-movimenti che possono causare irritazioni alla mucosa. - Ganci visibili o invasivi
Oltre all’estetica compromessa, ganci mal posizionati possono aumentare la leva sui denti pilastro, riducendone la longevità.
Problematiche comuni negli scheletrati inferiori
- Instabilità durante la masticazione
La ridotta superficie di contatto con la mucosa li rende più soggetti a movimenti indesiderati. - Sovraccarico sui denti pilastro
Un design non bilanciato può concentrare le forze masticatorie su pochi elementi, accelerandone l’usura o causandone la mobilità. - Ganci poco efficaci o mal posizionati
Posizionamenti non strategici riducono la ritenzione e aumentano il rischio di micro-movimenti. - Interferenze con la lingua
Barre o connettori troppo voluminosi possono compromettere il comfort e influenzare la fonazione.
Soluzioni e strategie di progettazione più comuni
In entrambe le protesi è necessario un approccio progettuale mirato che coniughi precisione tecnica, scelta dei materiali e analisi funzionale.
Per gli scheletrati superiori, il vantaggio della superficie palatale va sfruttato al massimo con un design CAD-CAM che distribuisca in modo uniforme gli appoggi e mantenga uno spessore ottimale. L’uso di leghe leggere e resistenti, come il cromo-cobalto, consente di ridurre il peso migliorando il comfort, mentre una lucidatura accurata limita l’accumulo di placca e irritazioni mucosali.
Negli scheletrati inferiori, dove la superficie di appoggio è più ridotta, è fondamentale una distribuzione bilanciata dei ganci e una valutazione occlusale preventiva per evitare sovraccarichi sui denti pilastro. Il design deve essere attentamente calibrato per non interferire con la lingua e garantire una fonazione naturale, mantenendo al contempo una stabilità ottimale durante la masticazione.
In entrambi i casi, l’integrazione di strumenti digitali di progettazione, la verifica dinamica in articolatore e l’attenzione ai dettagli di finitura rappresentano passaggi chiave per ottenere protesi funzionali, confortevoli e durature, capaci di rispondere alle esigenze sia cliniche che estetiche del paziente.
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